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Li Volti: “Le ecig sono il 95% meno rischiose delle bionde”

Per tentare di fare un po’ di chiarezza e per informare al meglio chi è intenzionato a fare lo ‘switch’ e dunque passare dalla sigaretta tradizionale a quella elettronica, abbiamo raggiunto telefonicamente il Professor Giovanni Li Volti: neo direttore del CoEHAR  – Centro di Ricerca per la Riduzione del Danno da Fumo dell’Università di Catania.

Professor Li Volti, a che punto è la vostra ricerca?

In campo internazionale la ricerca contro i danni da fumo è uno dei temi più importanti. In particolare, nell’Università degli Studi di Catania abbiamo costituito di recente il primo Centro di Eccellenza per la Riduzione del danno da Fumo che si chiama CoEHAR. Il Centro è composto da più di 50 docenti dell’ateneo catanese che insieme gestiscono diversi progetti di ricerca su più ambiti di applicabilità, dalla giurisprudenza, alla medicina passando anche per informatica e statistica. In particolare, ci interessiamo dello studio della sigaretta elettronica e dei prodotti a tabacco riscaldato per verificare quanto questi dispositivi siano meno rischiosi rispetto al fumo di sigaretta convenzionale e quanto incidano nell’aiutare i fumatori a smettere definitivamente di fumare. 

Come e perché la sigaretta elettronica può aiutare a ridurre o a smettere con le sigarette tradizionali?

Il dato che permette la risposta lo dà uno interessante studio publicato nel 2015 dalla ‘Public Health England’, che dimostra come la sigaretta elettronica sia assolutamente uno strumento capace di incidere significativamente sulla percentuale di persone che smettono di fumare. Per PHE le ecig sono il 95% meno rischiose delle bionde. Addirittura la casistica del nostro centro antifumo del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania testimonia una percentuale di abbandono delle bionde che si attesta al 35%.

I dispositivi elettronici contengono la nicotina, che è quella che causa la dipendenza, ma malattia e morte sopraggiungono a causa delle migliaia di sostanze tossiche che si sprigionano durante il processo di combustione delle bionde.  I pazienti che passano ai sistemi elettronici testimoniano una migliorata respirazione e anche un miglioramento dello stile di vita, più attività fisica e una vita più serena.  Noi però non vogliamo trasformare una corte di fumatori, in una di svapatori. Per noi la sigaretta elettronica è uno strumento per smettere definitivamente di fumare o ridurre i danni correlati al fumo.

Giovanni Li Volti

Ci sono rischi per chi utilizza la sigaretta elettronica?

Vorrei rispondere in maniera chiara e diretta: la sigaretta elettronica non è un dispositivo assolutamente innocuo. Quello che è certo è che il vapore, ovvero ciò che arriva dalla sigaretta elettronica, ha una tossicità inferiore rispetto a quello delle sigarette tradizionali. Tra il 95 ed il 97% in meno rispetto alle bionde. Per chi non riesce a smettere definitivamente di fumare da solo, passare alle elettroniche consente di ridurre il danno in maniera esponenziale

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