Velobuco: un calcio al Coronavirus

Italiani: popolo di santi, poeti, navigatori e…appassionati di calcio. Mentre Cristiano Ronaldo e soci attendono di capire se potranno tornare in campo per completare la stagione, tutti i tifosi sono oggi obbligati ad attaccarsi ai ricordi per alimentare una passione purtroppo al momento bloccata dal Coronavirus. Ed è proprio legato ai ricordi, e a tutti quei pomeriggi che molti di noi hanno passato al parchetto correndo dietro ad un pallone, che si sono rifatti tre imprenditori brianzoli, scesi in campo per aiutare l’ospedale San Gerardo di Monza.

Il progetto si chiama ‘Velobuco’ e riporta alla memoria collettiva le partitelle fatte in strada e nei cortili con gli amici. “Abbiamo pensato di creare e mettere in vendita delle magliette che riportano alcune frasi calcistiche che si usavano in quei tempi – ci ha raccontato Roberto, uno dei tre ideatori di questa iniziativa – Il ricavato della vendita di queste magliette andrà interamente all’ospedale San Gerardo. Quali sono le frasi che abbiamo scelto? Le più classiche: “ve lo buco quel pallone”, “portiere volante”, il “pallone è mio e decido io” e molte altre“.

Siamo partiti pochi giorni fa con la vendita e la gente ha risposto molto bene – ha aggiunto Roberto – Non ce lo aspettavamo neanche questo successo, ci hanno addirittura scritto dei ragazzi da Parigi, Londra e Madrid. Anche a loro abbiamo venduto e spedito delle magliette. Non potendo lavorare fisicamente in ufficio, e avendo tutti e tre la passione per il calcio, abbiamo così pensato di dare vita a questa iniziativa in un momento particolare. Per acquistare le magliette basta andare sul sito velobuco.it, dove sono disponibili tutti i modelli, i colori e le taglie. Siamo poi facilmente rintracciabili anche sui nostri profili social velobuco“.

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