La musica apre al drive-in: con Bike-In il concerto lo segui in bicicletta

Il Coronavirus ha bloccato molti eventi e costretto tutti gli artisti a rivedere i loro programmi e a spostare quei concerti già in scaletta per questa estate. Nonostante la pandemia, non si è però fermata la voglia di musica dal vivo degli italiani che, ovviamente, si stanno chiedendo quando potranno tornare alla normalità e assistere tranquillamente ad uno show dal vivo. Una risposta hanno provato a darla Fresh Agency, Live Club e Shining Production con un progetto dal nome: ‘Bike-in, il drive-in in bicicletta’.

A parlarci di questa interessante e innovativa iniziativa è Stefano Brambilla: account manager di Shining Production. “La nostra società organizza eventi, ed essendo sconsigliati e vietati gli assembramenti, ha voluto sviluppare questa idea nata dall’intuizione del nostro titolare Fulvio De Rosa. È un progetto che prevede la possibilità di assistere ai concerti come se fossimo in un drive-in, dove anziché utilizzare le auto per raggiungere il luogo dell’evento si usano le biciclette e uno spazio ad hoc, una specie di piazzuola che viene assegnata, da dove possiamo vedere l’evento“.

Bike-In è Green, Safe, Social e Smart

I quattro punti fondamentali del progetto sono legati all’ambiente, alla sicurezza, alla condivisione e alla semplicità di utilizzo dello spazio concesso per assistere all’evento.

Bike-In è Green: un’esperienza appositamente pensata per godere degli spazi all’aria aperta, per entrare in contatto con i polmoni verdi delle nostre città, lasciando alle spalle il senso di claustrofobia dovuto al lockdown. Gli spazi dedicati sono luoghi raggiungibili su due ruote, in cui lo spettatore avrà il suo proprio spazio delimitato, funzionale e personalizzabile (SPOT).
Safe: la bicicletta permette di mantenere il corretto distanziamento sociale sia nella fase di arrivo e di entrata sia nella fase di uscita. Gli spazi, inoltre, saranno tutti organizzati in piena regola con le normative vigenti.
Smart: ognuno avrà il suo spot: lo spazio privato, tutto da personalizzare tramite app, in cui potersi muovere, rilassarsi, godersi il momento nella sua pienezza. Lo spot sarà singolo, doppio, per famiglie o anche in versione premium per qualche comodità in più. Ci si potrà sedere, sdraiarsi,
ballare o saltare, si potrà ordinare da bere e da mangiare e guardare lo spettacolo in tutta serenità.
Social: il pubblico è immerso nelle luci, nei suoni, nella totale partecipazione della platea. Artisti e pubblico insieme condividono l’esperienza di un’idea di intrattenimento ecologico, sicuro,
senza fronzoli, fruibile, che mette in primo piano l’esigenza di tornare a condividere, di tornare a vivere, dopo un periodo di paure e restrizioni, nel rispetto completo verso se stessi, gli altri e l’ambiente.

L’interesse dei Comuni per Bike-In

Abbiamo sviluppato questa idea per cercare di garantire le distanze di sicurezza previste ed evitare assembramenti – ha continuato Stefano Brambilla – La location per il Bike-In dovrà ovviamente essere abbastanza grande e lo stesso spazio della piazzuola dovrà essere di 10 mq a persona. È un progetto ‘slow’, che pensiamo possa essere utilizzato per eventi medio/piccoli e grazie al quale ci sarà l’opportunità di godersi l’evento in tranquillità e sicurezza“.

Per coloro che vogliono maggiori informazioni è a disposizione il sito bikein.it e il nostro profilo Facebook. Abbiamo presentato il progetto nei giorni scorsi e ci sono state le prime manifestazioni d’interesse da parte di alcuni Comuni, tra questi anche quello di Mantova dove il Sindaco si è offerto di diventare il primo a sperimentare il Bike-in. Abbiamo avuto diversi interessamenti, ma non c’è ancora nulla di certo e definitivo perché siamo ancora in attesa delle disposizioni ministeriali che dovranno dire come dovremo comportarci con gli assembramenti estivi. L’interesse è stato debordante e invitiamo tutti a proporlo ai propri Enti e Comuni, perché può essere una soluzione importante per non bloccare la filiera dello spettacolo, che al momento è immobile e con migliaia di lavoratori fermi“.

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