Drag X, bella da impazzire. Recensione e video della nuova Pod Mod di Voopoo

La curiosità di vedere da vicino e toccare la nuova Drag X di Voopoo era davvero tanta. Specialmente dopo il successo della ‘All In One’ Vinci: uscita nell’inverno scorso, e accompagnata dai giudizi positivi di chi l’ha acquistata. Sull’onda di quel prodotto fortunato, l’azienda cinese è così tornata con due nuovi sistemi di vaporizzazione estremamente accattivanti e ben costruiti: la Drag X, appunto, e la sorellina Drag S.

Noi abbiamo voluto provare la versione X, che si differenzia principalmente dalla S per dimensioni e peso, per la batteria (integrata e da 2600 mAh per la ‘piccola’, mentre per la X occorre una 18650) e per la potenza (60 watt contro gli 80 della Drag X). Cominciamo subito col dire che si tratta di una Pod Mod a tutti gli effetti e che, al contrario di quanto si possa pensare, è un dispositivo ideale per il tiro di polmone. Difatti, anche con la (comoda) ghiera dell’aria tutta chiusa, il getto di vapore è molto intenso e performante.

I pro e i contro della Drag X

Tra gli aspetti positivi della Drag X, fornita di default con due resistenze (PnP VM1, 0,3 ohm e PnP VM6, 0,15 ohm), ci sono sicuramente il suo look e i materiali con cui è stata costruita, l’atomizzatore ‘magnetico’ con foro per il refill e un display a colori davvero ben fatto. L’unico difetto che abbiamo riscontrato, è invece una leggera perdita di liquido dopo una prima serie di ‘puff’: un inconveniente davvero antipatico e per certi versi sorprendente, per un prodotto così curato e ben rifinito. Venduta in edizione limitata, la Drag X può contare sull’innovativo chipset GENE e può utilizzare moltissime coil (anche RBA). È già disponibile in tutti gli store e la trovate in vendita in diversi colori.

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