“La voglia di partecipare a Vapitaly 2021 è tanta”, l’intervista esclusiva al presidente Mosè Giacomello
La notizia ufficiale è arrivata pochi giorni fa, ed è stata accolta con soddisfazione da tutto il mondo dello svapo italiano. Il Vapitaly, la fiera internazionale del vaping, torna a chiamare a raccolta i vapers per l’edizione 2021: ufficialmente in programma sabato 2 e domenica 3 ottobre a Nuova Fiera di Roma
Rimasto uno dei pochi punti di riferimento per il settore della sigaretta elettronica, l’appuntamento romano sarà logicamente realizzato nel rispetto di tutte le normative, nazionali e regionali, per garantire la sicurezza di tutti. “C’era molta attesa e ovviamente avremmo voluto farlo prima – spiega Mosé Giacomello, presidente di Vapitaly – però le difficoltà erano tante e la prudenza non è mai troppa. Finalmente si aperto uno spiraglio e a due anni di assenza, dopo l’ultima edizione del Vapitaly Pro 2019, possiamo finalmente tornare con il Vapitaly. Per noi è quasi come ripartire da capo“.
Quanto è importante, per il settore, tornare ad incontrarsi e a condividere idee e progetti?
“Credo che sia abbastanza fondamentale. Lo abbiamo visto nel tempo, sin dalla prima edizione del Vapitaly quando tutti si sono incontrati in questo evento. Il sentore che si ha, parlando con produttori e negozianti, è che manca il rapporto umano, quel contatto diretto che solo in questo tipo di eventi si riesce ad avere“.
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Vapitaly 2021, l’intervista al presidente Mosè Giacomello
Quali saranno le novità e i motivi d’interesse del Vapitaly 2021?
“Parlando di prodotti, le aziende appena hanno avuto la notizia dell’evento si sono subito messe al lavoro per arrivare in fiera con le loro novità. Dal punto di vista generale del mercato, direi che la novità più grossa è il cambiamento normativo. Ci troviamo con una nuova realtà: le fascette, le insegne per i negozi, tutta una serie di tematiche che vedremo di affrontare come al solito con gli esperti dal palco di Vapitaly, anche per cercare di dare un po’ di chiarezza su tutto ciò che è successo in questo periodo“.
Dal punto di vista della sicurezza, in che modo state organizzando l’evento?
“Le fiere sono di competenza regionale e quindi tutti i protocolli e le regole sono decise dal comitato regionale in accordo con il governo. Per quanto ci riguarda ci atteniamo al protocollo attuale. L’implementazione delle misure di sicurezza viene fatta da Fiera di Roma, che ha un apposito ufficio che si occupa dei protocolli Covid. Attualmente questi protocolli prevedono le regole che un po’ tutti conosciamo: la registrazione dei visitatori, la misurazione della temperatura all’ingresso e la densità delle persone all’interno degli spazi. Personale e steward si faranno carico di girare fra il pubblico e segnalare eventuale momenti di assembramento. L’impatto diretto sul Vapitaly sarà molto probabilmente sul tema degli assaggi dei liquidi. Queste regole però possono cambiare, non abbiamo la certezza che siano le stesse anche ad ottobre“.
Come sta rispondendo il pubblico e quali sono i progetti per il futuro?
“Con l’annuncio della data di Roma, abbiamo attivato un sondaggio e stiamo raccogliendo le opinioni del pubblico. Non appena avremo i risultati li pubblicheremo. Direi che comunque la voglia di partecipare è tanta. Per quanto riguarda il futuro, l’idea è quella di tornare al classico calendario, quindi la fiera a maggio e al nord come da tradizione e l’evento B2B autunnale. Se tutto va come si spera, torneremo al calendario tradizionale di Vapitaly“.