82 milioni nel 2021: secondo Global State of Tobacco Harm Reduction è aumentato del 20% il numero dei vapers in tutto il mondo
L’agenzia britannica Knowledge Action Change, nata per promuovere la riduzione del danno da fumo e i relativi benefici per la salute, ha pubblicato pochi giorni fa i risultati di un interessante progetto chiamato Global State of Tobacco Harm Reduction. I risultati del sondaggio, condotto attraverso interviste a vapers di 49 paesi (l’83% di maschi e il 17% di femmine), rivelano che nel 2021 erano 82 milioni gli svapatori in tutto il mondo: il 20% in più rispetto ai 68 milioni censiti nel 2020. Ad usare la sigaretta elettronica sono prevalente i 35-44enni, seguiti dai 45-54enni. Un dato che, come segnala il comunicato stampa ufficiale, ‘dimostra la crescente popolarità dello svapo‘.
‘Ogni anno – si legge nella nota ufficiale – ci sono otto milioni di decessi nel mondo legati al fumo. Lo svapo offre un’alternativa significativamente più sicura per gli 1,1 miliardi di persone in tutto il mondo che continuano a fumare’. “Come dimostrano questi dati aggiornati della riduzione del danno da tabacco globale, i consumatori trovano attraenti i prodotti per lo svapo di nicotina e stanno passando a usarli in numero crescente in tutto il mondo. Questo nonostante le politiche proibitive in molti paesi“, ha commentato il professor Gerry Stimson, direttore del Knowledge Action Change e professore emerito all’Imperial College di Londra.
E in Italia quanti sono i vapers? Nei mesi scorsi l’Associazione italiana Anpvu ha reso noto i dati raccolti da EcigIntelligence, che parlano di un milione di svapatori nel nostro paese. Nella classifica generale, l’Italia è all’ottavo posto dietro Regno Unito, Cina, Francia, Germania, Canada e Polonia. Davanti a tutti ci sono gli Stati Uniti dove l’utillizzo della e-cig ha coinvolto più di dieci milioni di persone.