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Le alternative alla sigaretta funzionano, cala la precentuale di fumatori in Svezia

Una buona notizia, che ci dà l’opportunità per sperare in un futuro migliore, è arrivata qualche giorno fa dalla Svezia. Il paese scandinavo ha infatti raggiunto un grande traguardo, riducendo il tasso di fumatori ad appena il 5,3%. Un dato che si avvicina molto all’obiettivo europeo, ovvero quello di contenere entro il 5% la percentuale di fumatori in Europa. Entrando nel dettaglio, si scopre inoltre che la percentuale complessiva di fumatori in Svezia è scesa di 3 punti dal 5,6% del 2022 e che la popolazione maschile complessiva della Svezia (4,9%) e le persone nate in Svezia (4,9%) non sono fumatori.

Ad incidere su questo dato decisamente positivo, sono state le scelte del governo svedese in materia di riduzione del danno. I prodotti “alternativi” (tra i quali anche la sigaretta elettronica) sono stati infatti presi in considerazione, a differenza di molti paesi dell’UE in cui questi prodotti sono fortemente limitati o vietati. Un approccio che ha consentito ai fumatori di passare a prodotti meno dannosi, contribuendo in modo significativo alla percentuale più bassa mai registrata in Svezia.

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“In tutta Europa, il fumo rimane una delle sfide più urgenti per la salute pubblica, ma l’approccio dell’Unione europea per raggiungere un obiettivo senza fumo è in affanno – ha spiegato Michael Landl, numero uno della World Vapers’ AllianceCon le attuali strategie anti-riduzione del danno, si prevede che l’Ue non raggiungerà l’obiettivo di raggiungere un tasso di fumo del 5% entro il 2040, ma con ben 60 anni di ritardo. La Svezia ha i tassi di fumo più bassi d’Europa e ha drasticamente abbassato i tassi di malattie correlate al fumo, tra cui il cancro. Supportando l’accesso ad alternative meno dannose, ha dimostrato che la riduzione del danno funziona e che politiche pragmatiche e favorevoli al consumatore sono fondamentali per incoraggiare le persone a smettere di fumare”.

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