Guido Meda e la passione per il vaping: “È stato amore a prima vista”
Volto noto del giornalismo sportivo e voce narrante di ogni gran premio di MotoGP, Guido Meda è anche uno dei tanti personaggi pubblici che ha deciso di abbandonare la sigaretta tradizionale per passare ad un vaporizzatore personale. Lo abbiamo intercettato telefonicamente per farci raccontare come e quando è nata la sua passione.
“È nata otto anni fa, quando sono uscite le primissime sigarette elettroniche, quelle con il cordino all’interno del cartomizzatore, quelle che si rompevano e che ti allagavano i vestiti – ha spiegato il vicedirettore di Sky Sport e responsabile redazione motori – Per me è stato amore a prima vista. Io ero un fumatore incallito da un pacchetto di sigarette al giorno. Pacchetto che era diventato un compagno di viaggio di cui non potevo fare a meno. La sigaretta come oggetto, e per la salute mia e per quello che mi lasciava in bocca, era però una nemica“.
“Quando razionalizzavo cosa stavo facendo non mi piaceva per niente e sognavo che qualcuno inventasse qualcosa con cui inalare dei sapori diversi rispetto a quello bruciacchiato della sigaretta. Da un giorno all’altro fortunatamente è arrivata l’elettronica e per me è stato l’arrivo dell’oggetto del secolo. Sono riuscito a smettere e ho rimpiazzato il fumo con lo svapo, diventando schiavo dell’elettronica: in pratica è il mio biberon ed è sempre nelle mie mani“.
Secondo te si sta facendo abbastanza per promuovere il fumo digitale?
“Ho la sensazione che probabilmente non si sta facendo abbastanza. Le poche volte in cui le testate generaliste parlano di svapo, lo fanno per dire che la cannabis legale viene bandita o per citare uno studio che dice che lo svapo fa male. Insomma, quando se ne deve parlare se ne parla male. Penso però che i vantaggi e il piacere dello svapo siano stati uno straordinario veicolo di marketing. Ha funzionato più il passa parola che non la comunicazione vera e propria“.
Che hardware utilizzi e quali sono i tuoi aromi preferiti?
“In questi anni, secondo me, non si è fatto un buon lavoro sull’estetica. Per me sono ancora troppo grandi e io l’oggetto ideale io non l’ho mai avuto nelle mani. Detto questo non mi piace cambiare e sono tendenzialmente un tradizionalista. Ho una box Aegis della Geekvape, sulla quale ho montato un atomizzatore Aspire Nautilus con coil da 0,7 ohm, dopo aver utilizzato per tre anni il Kayfun mini. All’inizio svapavo un liquido con un retrogusto al cocco della Halo e alcuni prodotti Biofumo e Dea, poi ho scoperto il Red Astaire della T-Juice e sono diventato un ‘redasteirista’ convinto“.
“Quest’anno sono invece passato a gusti con caramello e a tabacchi con vaniglia, che svapo con nicotina tra i 6 e 9 milligrammi. In questo momento preferisco questo tipo di aromi e non cerco disperatamente di riprodurre il sapore del fumo vero, non vado a cercare quel sapore lì. Insomma mi piacciono sapori come quello della torta della nonna, il caramello, la vaniglia e i frutti rossi di Red Astaire“.